L ‘ immagine qui sotto è quella del muro della parrocchia di Iberia, un ′′ pueblo ′′ vicino al confine Brasile-Perù, tra l’Acri e Puerto Maldonado, la città che Papa Francisco ha visitato per incontrare i popoli indigeni dell’Amazzonia nel 2018. Raffigura un presepe tipicamente regionale, amerindio, caboclo, rivieraio, in mezzo alla foresta. Secoli prima, un altro gesuita – S José de Anchieta – iniziava il suo apostolato vicino ai primi abitanti del Brasile, mostrando loro per la prima volta un presepe e dichiarando loro una poesia chiamata ′′ Festa di Natale “, nella quale troviamo le belle parole qui sotto.
Che questo desiderio di portare la Buona Nuova della nascita del Signore a tutti i popoli e a tutte le persone, specialmente quelle più dimenticate e abbandonate, sia presente anche in ognuno di noi.
Paulo Tadeu Barausse
Oggi, un Dio discende dal cielo e diventa umano. Inizia un viaggio per mostrarci quanto siamo e quanto abbiamo bisogno l’uno dell’altro. In questo anno difficile, era più che chiaro che non dovevamo sopravvivere, ma rinascere, come fa il Dio bambino ogni fine dicembre. Un felice e benedetto Natale. Che il tempo a venire sia quello delle riunioni, dell’unità in modo che insieme possiamo lottare per un mondo migliore, più equo e fraterno per tutti.
Paulo
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