Tra le novità in ambito lavorativo, una delle più significative per la tutela del lavoratore è che il contagio da Coronavirus contratto sul posto di lavoro è considerato infortunio, quindi tutelato e indennizzato dall’Inail.
Almeno potenzialmente, infatti, tutti i lavoratori possono essere stati esposti al virus, sia durante lo svolgimento delle mansioni lavorative, che nel tragitto di andata e ritorno dal luogo di lavoro. Ovviamente
alcune categorie hanno una maggiore probabilità di esposizione al contagio, si pensi agli operatori sanitari o a coloro che hanno contatti con il pubblico, e quindi hanno pienamente diritto al riconoscimento del contagio da Covid come infortunio. Nessun lavoratore, però, può essere escluso a priori, in quanto è facile entrare in contatto con un collega che può aver contratto il virus.
“I medici non sono ancora concordi sulla loro valutazione, ma ciò che non va sottovalutato l’importanza del riconoscimento del caso da parte dell’Inail, infatti in questo caso è possibile richiedere l’attestazione di eventuali aggravamenti entro il termine di 10 anni dal suo riconoscimento. Proprio per questo motivo suggeriamo di fare domanda anche nei casi riconosciuti come semplice malattia comune. Nel caso si possa comunque presumere un’esposizione professionale e riconosciuto infortunio, essendo di natura risarcitoria, è completamente esente da tassazione fiscale”.
Si suggerisce pertanto di recarsi a un Patronato per ricevere, gratuitamente, la dovuta assistenza.
Info: Antonio Volontario Caritas Conca – cell. 328 644 6415
di Pietro B. 559
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