Nel 1915 scoppiò la prima guerra mondiale con tutte le terribili conseguenze: morti e feriti anche dalla Conca. I soldati furono alloggiati, nelle fattorie: De Meda, Binotto, Balasso, pure dai sigg. Zironda, Facchinetti, nella filanda Miolo, Suore dimesse (Nordera) dove venne posto un Ospedale. Nella Conceria Munarini presero alloggio i Profughi, fuggiti da Asiago, mentre nella soffitta di Dalle Carbonare in Via S. Rocco, misero i prigionieri Austriaci. Molte famiglie furono sfollate; mentre gli uomini anziani e i ragazzi anche dodicenni, lavoravano con i soldati.
LA MADONNA DELL’OLMO SALVA THIENE
La Madonna tanto supplicata e invocata, all’Olmo e a Monte Berico, non permise che Thiene e Vicenza venissero invase dagli Austriaci, evitando danni e distruzioni incalcolabili. Persone degne di fede raccontarono, che Thiene era sempre avvolta da una foschia che non permetteva agli aerei nemici e ai cannoni del Monte Cimone di bombardarla efficacemente. Fu colpita ma non gravemente.
IL TRISTE DOPO GUERRA
Dopo la guerra la Conca va male, povertà e disoccupati, nei cuori bolle il risentimento per le sofferenze e le promesse non mantenute.
La lotta fra i partiti è violenta nella Piazza, al centro di Thiene avvengono disordini. La Fede e i costumi del popolo vissuto in zona di operazioni a contatto con soldati di molte nazionalità, è in preda a una grande crisi. Anche i ragazzi (alcuni dodicenni) inviati con uomini e soldati a scavare trincee, a caricare bombe sui camion e a mangiare rancio e pane duro militare, avevano ricevuto un forte trauma morale e religioso (quale monito per i giovani d’oggi imbottiti di lana, di panini, di dolci e pieni di divertimenti).