Don Pietro porta alle famiglie il triste annuncio di qualche suo giovane deceduto, egli vuole essere a fianco e confortare chi soffre e piange. La nostra Cittadina, dalle incursioni aeree ebbe qualche morto e qualche casa distrutta, però è doveroso riconoscere che ancora una volta è stata protetta dalla Madonna dell’Olmo. Difatti verso la fine del conflitto un gruppo di bombardieri nemici la sorvolò più volte minaccioso, sapendola sede di Comandi e si allontanò senza colpo ferire, evitando distruzioni e morte. Nel 1943, dopo l’armistizio del Generale Badoglio, grande è la confusione, non si sa più a quale Governo obbedire, molti giovani si danno alla macchia, altri vanno con i Partigiani e molti sono portati in Germania prigionieri.
LA GUERRA È FINITA
Cessata la guerra il Ricreatorio è un lutto: quaranta dei suoi giovani non tornano più. Ci sono morti, dispersi, feriti, ammalati, sfiduciati e depressi. Lo zelante Presidente della Gioventù Cattolica, Marco Gnata e tanti cari amici hanno lasciato un grande vuoto nel Ricreatorio.