Il canto popolare della Nina viene dalla notte dei tempi: all’interno delle varie corti o in qualche angolo suggestivo, una voce solista femminile introduce il canto ed il coro la segue. Nei primi anni del ‘900 la Nina veniva cantata tutte le sere del mese di dicembre, con il passare degli anni le serate si sono ridotte. La vigilia di Natale, i vari gruppi di tutte le zone di Thiene si ritrovano in centro per la Nina Gigante. In Conca nel corso dei decenni ad interpretare la canta si sono succedute innumerevoli Nine. Essa veniva organizzata da vari gruppi. Quello di via Chilesotti, molto numeroso, cantava alla congiunzione fra via Cul del Saco e S. Filippo Neri dove c’era un moraro, in via Chilesotti in fondo alla corte Fiaschi dove la scala veniva appoggiata al muro di cinta dell’Istituto Nordera, qualche volta in corte Ciussardo. Dopo la Nina, vin brulé per tutti e qualche mangiata in osteria. Gli organizzatori erano Nelo Pansa Zambon e Ghitan Savio e si ricordano le Nine: Luigia Paoletto, Giuseppina Pegoraro, le sorelle Anna e Luigia Talin, Caterina Miola, Maria Zanella, Regina Sola, Claudia Dal Maso. Qualche volta andavano a cantare anche all’interno del Collegio Vescovile per i collegiali. La Nina Gigante si svolgeva davanti alla Ceseta Rossa vicino al municipio.
Nel 1981, dopo qualche anno di sospensione, in Conca, su iniziativa di Giuseppe Filippi della Pro Thiene, coordinato da Ermes Dall’Igna e Rosanna Cisotto, un folto gruppo composto da una cinquantina di persone ha ricominciato a portare in vari luoghi del quartiere la bella tradizione, tutti con i loro tabari, le loro lanterne o canfìni e i bastoni. Nel corso degli anni, il gruppo è andato assottigliandosi nel numero dei partecipanti, ma con l’impegno di quanti sono rimasti siamo sicuri che la bellissima iniziativa del canto della “Nina” proseguirà ancora per molti anni. All’inizio la Nina era Claudia Marcante, poi Elisabetta Maculan, affiancata per qualche anno da Bertilla Perdoncin e successivamente da Denise Dal Zotto, mentre il “Maestro” era il compianto Tarcisio Dall’Igna, che fu anche uno dei promotori. Anche gli abitanti di via degli Orti e S. Rocco, fino agli anni ’50, organizzavano, assieme ad Angelo Mojentale, la canta dea Nina che veniva eseguita davanti al macello comunale (le prove venivano effettuate sotto il portico), alla chiesetta di S. Rocco, in contrà Rovere, in Corso Campagna e in Piazzetta della Conca. Le Nine sono state: Luigia Novella, Rosa Dalle Carbonare, Angela Dal Zotto, Santina Parisotto, Margherita Chiarello, Teresa Valente, Caterina Parolin, Rosina Mosele. In via De Muri il gruppo di cantori della Nina si è sciolto negli anni ’30. Si ricorda la Nina Rosina Mosele. In via Rasa la scala dove saliva Angela Parolin per cantare veniva appoggiata alla mura dell’Istituto Nordera. Il gruppo si è sciolto negli anni ’30. Anche gli abitanti di contrà Rovere negli anni ’50 usavano ritrovarsi in corte Prussiani ed in corte Grande. Le Nine sono state: le instancabili sorelle Angela e Caterina Parolin, Orsola Contro, Maria Carli, Isetta Franzon, Rosina Mosele, Isa Rovegiolo, Paola Zuccolo, Margherita Longhi, Angelina Marchioro, Lucia Serafini, Agnese Testolin, Santina Parisotto. Anche altre contrà della città mantengono viva la bella tradizione locale della Canta dea Nina.
Avvia qui sotto, per ascoltare la Nina alla radio del 1947 ( archivio di Fanton Gaetano )