Purtroppo nel corso degli anni anche nella nostra Conca ci sono stati vari tragici avvenimenti.
Nel 1937 Mariano Bonin di soli due anni, figlio di Giovanni Battista e di Caterina Corradini di via Chilesotti, è deceduto l’ultimo giorno dell’anno dopo essere caduto accidentalmente in una pentola di acqua bollente.
Luigi Capuzzo, classe 1894, abitante in via degli Orti, marito di Pasqua Tomi (Pissina), è deceduto nel 1942, a 48 anni, dopo essere scivolato fra due macchinari all’interno della Conceria Munarini di via De Muri durante il turno di notte (aveva sostituito un suo collega).
Nel 1945, appena terminata la guerra, Teresa Bonato, mentre attraversava la strada di via dei Quartieri all’incrocio con via San Domenico Savio, al passaggio di una colonna militare tedesca, non ha scorto l’ultimo camion, coperto da una nuvola di polvere sollevata perché la sede stradale era da asfaltare, è stata investita ed è morta.
Il 10 marzo 1948 Romano Vanzo di 9 anni, che abitava in via G. Marconi, è deceduto a causa dello scoppio di un residuato bellico con il quale stava giocando nel retro della sua abitazione. L’ordigno assomigliava ad un innocuo barattolo di Sidol e lo aveva rinvenuto lungo la massicciata della ferrovia. I ragazzini che gli erano vicino sono rimasti illesi.
Antonio Balasso di via Dell’Eva, nel 1950 è deceduto in seguito ad un incidente in bicicletta accaduto in via Divisione Julia. È caduto dentro al fosso e si è perforato un polmone con il freno a bacchetta della sua bicicletta. Era nato nel 1899, faceva il calzolaio ed era stato un Ragazzo del ’99.
Aveva 51 anni, ha lasciato la moglie e tre bambini in tenera età.
Il 30 giugno del 1950, Aldo Bettanin figlio di Antonio di via Corradini, è annegato nel fiume Bacchiglione dove si era recato in gita. Aveva 11 anni essendo nato il 24 dicembre 1938.
Nel 1952 Esterina Borriero di soli sei anni abitante in via Masere è deceduta travolta da un’auto mentre stava attraversando la strada all’incrocio delle Quattro Strade. Stava andando assieme alla mamma e ad una sorella a trovare dei parenti.
Adele Menegozzo di 51 anni, abitante in via G. Marconi, nel 1952 è deceduta in un incidente stradale avvenuto poco prima di Villaverla, lungo la statale per Vicenza.
Nel 1954 il quattordicenne Giovanni Borriero è morto dilaniato dallo scoppio di una bomba ritrovata vicino a casa in via Masere e che assieme a Zanuso, operaio che lavorava nell’azienda agricola della sua famiglia, stavano maneggiando. L’adulto, pur se gravemente ferito, si salvò.
Il padre del bambino, dopo appena una settimana, è deceduto di crepacuore.
Nel 1957 Luigi Borriero di 44 anni, che abitava con la famiglia in via S. Rocco dietro alla chiesetta, dipendente comunale, stava viaggiando a bordo di un motocarro Guzzi sprovvisto di portiere, condotto da un collega. Nell’affrontare una curva il mezzo si ribaltò, schiacciandogli una gamba. Dopo circa tre mesi di ospedale decedette.
Il 19 febbraio 1959 Elvira Sola è deceduta cadendo da uno stretto ponticello che univa la sua abitazione divisa in due parti. Aveva 68 anni.
Antonio Rizzi di via De Muri, nato nel 1911, è deceduto a 48 anni in un incidente d’auto il 2 gennaio 1960 a San Bonifacio nel veronese.
Il 13 agosto 1961 il tredicenne Guido Corradini, di via Chilesotti, figlio di Bepi, è annegato nel torrente Astico a Calvene.
Nel 1963, davanti alla stazione ferroviaria, è deceduta Caterina Bonin di 58 anni, mamma di Romano Vanzo deceduto tragicamente 5 anni prima. Di ritorno dal cimitero è stata investita da un’auto.
Il 31 ottobre 1963 Elio Bettanin di 37 anni, che abitava nell’ultima casa di via G. Marconi, mentre aiutava, come aveva fatto altre volte, i camionisti a ricaricare le loro merci cadute dall’automezzo dopo aver sbattuto sotto al Ponte de Fero prima che questi venisse ristrutturato ed alzato, è stato travolto da un’auto ed è rimasto ucciso.
Il giorno 8 giugno 1964 la maestra Caterina Ramon di via G. Marconi è deceduta andando a sbattere con la sua FIAT 500 contro un platano fra Marano e Schio dove insegnava. Aveva 22 anni essendo nata il 3 dicembre 1942.
Il 17 novembre 1964, don Angelo Piccini, rettore del Patronato Maria Ausiliatrice della Conca, è deceduto in un incidente stradale lungo la strada per Vicenza.
Il 18 gennaio 1966 in un incidente stradale avvenuto a Villaverla sono deceduti Francesco Soso di via Chilesotti nato nel 1935 ed il socio Agostino Vaccari. I due commercianti stavano andando ad acquistare il pesce a Chioggia.
Il 22 maggio del 1968, Irino Fanton di via De Marchi, in un incidente stradale avvenuto in via Cappuccini, è deceduto assieme a tre amici. Il quinto passeggero si è salvato. Era nato nel 1909 ed aveva 59 anni.
Il 6 agosto 1969, Vittorio Colporini, classe 1921, figlio adottivo di Luigi Capuzzo abitante in via degli Orti, è deceduto a seguito di un incidente stradale a Chiampo con un mezzo delle Distillerie Fabris di via Trieste dove lavorava. Alla stessa età era deceduto tragicamente il padre.
Il 6 giugno 1973 il piccolo Simone Todesco che abitava in via A. Volta, di soli due anni, è annegato cadendo nella vasca dei pesci rossi nel piazzale dei magazzini di frutta e verdura Berlaffa di via Santo.
Il 16 luglio del 1973 in uno spaventoso incidente stradale accaduto alla doppia curva in centro a Villaverla, cinque ventenni thienesi, due dei quali della Conca, Franco Guglielmi ed Oscar Marsetti, hanno sbattuto sullo spigolo della casa d’angolo, mentre stavano provando una Renault 5 acquistata da poco da uno di loro. Franco ed Oscar si sono salvati mentre gli altri tre sono deceduti.
Nel 1974 Remigio Marzaro, di soli tredici anni, è stato travolto da un’auto. Il ragazzo, che abitava in via dei Quartieri, si era recato in via Valsugana per il Fioretto che nel mese di maggio veniva recitato alternativamente nelle varie corti. Morì subito dopo il ricovero all’ospedale. Il giorno del funerale è stato portato a casa sua per qualche ora prima della cerimonia funebre. Tutta la Conca è rimasta molto scossa dall’accaduto.
Il 15 agosto 1974, in un incidente stradale accaduto a Villaverla, è deceduto il diciannovenne Antonio Saccardo abitante in via Gombe. Era nato l’11 luglio del 1952.
Il 27 marzo 1977, il corpo di Severino Dall’Igna di via Ca’ Orecchiona è stato ritrovato in via S. Giovanni Bosco, all’interno della discarica ai luamari. Era stato ucciso la sera precedente.
Il 16 settembre 1977 una morte inopinata e straziante ha colto Angelo Valente di 51 anni, proprietario dell’omonima ditta di autotrasporti e della segheria, di via Masere.
Il 27 dicembre 1978 Giuseppe Bettanin, nato il 20 aprile 1931 (47 anni), proprietario dell’omonimo calzaturificio di via S. Gaetano, è deceduto in un incidente stradale a Ca’ Orecchiona.
Il 25 settembre 1978 è deceduto Gianni Poletto. Era nato nel 1960. Come tanti altri ragazzi, per divertirsi, alzava la ruota davanti del ciclomotore Fantic. In corso Garibaldi, nei pressi del municipio, una caduta all’indietro gli è stata fatale (in quegli anni il casco non era obbligatorio).
Il 29 luglio del 1979, Giuliano Bertoldo di 31 anni, che abitava in via Zanella ma era assiduo frequentatore della Conca, medico chirurgo all’ospedale di Valdagno dove era andato a risiedere, è deceduto travolto da un camion dopo essere caduto a terra perché la ruota della sua bicicletta si era infilata fra le rotaie del treno che, in quegli anni, arrivava nella città laniera.
L’11 aprile del 1979, la ventiduenne Maria Antonietta Berna di via degli Orti è rimasta dilaniata dallo scoppio di un ordigno che altri due componenti di un gruppo sovversivo autonomo stavano confezionando in un appartamento di via Vittorio Veneto in città.
Il 20 novembre 1980, Moreno Agostini di 21 anni è deceduto in un incidente stradale in moto nelle adiacenze del ponte sul torrente Astico a Lugo di Vicenza. Abitava in via G. Marconi.
Almireno Calgaro, classe 1948, abitante in via S. Giovanni Bosco, nel 1986, al ritorno dal lavoro alla Fonderia Corrà di Rozzampia, nell’attraversare la superstrada (ora c’è il sottopasso) in via S. Giovanni Bosco, è stato travolto ed ucciso.
Il 23 aprile 1988 ha perso la vita in un incidente motociclistico avvenuto a Zanè (era seduto sul sellino posteriore di un amico) il giovane Dante Molo di via A. Volta. Era nato nel 1971.
Nel 1989 il ventenne Stefano Testolin figlio di Silvano, di ritorno da una licenza durante il servizio militare, è deceduto in un incidente stradale avvenuto in autostrada nel parmense.
Nel 1992 il ventiquattrenne Paolo Dal Zotto, di via S. Filippo Neri, attivo nelle varie attività all’interno del Patronato della Conca, durante un’escursione sul Carega (Gruppo del Pasubio), è scivolato sulla neve assieme al suo amico Ivan Simoni. Lui è morto sul colpo mentre Ivan è stato ricoverato due mesi all’ospedale di Trento.
Nel 1996 il diciassettenne Mirko Dal Zotto, figlio di Vasco, è deceduto in montagna colpito, mentre stava dormendo dentro al sacco a pelo, da un fulmine passato sotto la porta del rifugio dove lui e i suoi amici avevano trovato riparo.
Nel 1998 Mario Fantin di 76 anni di via dei Quartieri è stato investito da un’auto in via Del Terziario, davanti al Centro Commerciale Carrefour in zona industriale, mentre era in bicicletta ed è deceduto sul colpo.
Nel 2005 la signora Carmela Bassan di 61 anni, moglie di Tito Filiputti, abitante in via Delle Mimose, è deceduta in un incidente stradale causato da un giovane automobilista che è uscito di strada, per l’alta velocità, in via dei Quartieri travolgendo la ciclista.