Il canto della “Nina” è una tipica tradizione che rievoca l’atmosfera natalizia thienese dei tempi andati. Pare sia un antico costume che risale al 1300. Questo momento di folklore popolare fu forse introdotto dai cantastorie del Medioevo.
Nelle rigide serate di dicembre, i vari gruppi dei quartieri cittadini, si ritrovano per le case e nelle contrade per intonare la canta della “Nina”.
La Nina alla radio del 1947 (archivio di Fanton Gaetano)
Anche nella Comunità della Conca i cantori, avvolti nei loro pesanti “tabarri” e con una lanterna in mano, detta Canfin, si danno appuntamento in vari suggestivi luoghi del quartiere per annunciare alla popolazione l’arrivo del Natale e la nascita del Redentore.
Nel corso degli anni si sono avvicendate varie “Nine”: la migliore canterina intona il testo originale della lunga “Canta” e il coro la segue. È consuetudine che, al termine, gli abitanti vicini al luogo di ritrovo offrano cioccolata calda, vin brulé e dolci.
Ogni anno, la sera di Natale, in piazza Chilesotti, si svolge la “Nina Gigante”: tutti i cori dei quartieri si ritrovano per cantare tutti assieme.
È una delle ultime, belle, antiche tradizioni di espressione popolare che si spera venga conservata.