Un contributo notevole allo sviluppo religioso, morale ed economico della Conca, venne anche dalla fondazione del Patronato femminile e Centro professionale Rossi Anna Saugo, voluto da Mons. Lino Fertile, con il contributo finanziario della distinta famiglia Saugo. A questo scopo Mons. Pertile acquistò l’antico palazzo Zironda e nello stesso anno le Rev. Suore Dorotee, chiamate alla direzione, iniziarono ad accogliere le ragazze e avviare corsi di addestramento al lavoro (il 2 luglio 1951). Più tardi fece demolire l’antico stabile e fece costruire l’attuale maestoso edificio che accoglie il Patronato femminile, la scuola materna e i corsi professionali, dove vengono istruiti cristianamente e avviati al lavoro centinaia di giovani, anche minorati. Opera veramente da ammirare.
La direzione da qualche anno è alle dipendenze della nuova Parrocchia Maria Ausiliatrice. Rendiamo noto che il 20 settembre 1961 S. E. Mons. Vescovo G. Bordignon, alla presenza delle Autorità, benediceva il nuovo Centro Professionale e la nuova Ala del Patronato Anna Rossi Saugo, e poi passava nel Patronato maschile Maria Ausiliatrice e benediceva il campo sportivo nuovo e il vessillo della Robur. La lunga storia di questa istituzione è stata scritta da Mons. Lino Pertile nel Bollettino Parrocchiale del Duomo.
Suor Serena, angelo di carità
Era nata a Fanzolo, in un paesino della provincia di Treviso, lontana dai fragori della città e là, tutto era quiete e serenità (15 gennaio 1891 – 18 agosto 1963). Fin da fanciulla era stata docile ed obbediente in famiglia, nella scuola, nel lavoro e in particolare, attenta e attiva nello studio del catechismo. Devota nelle preghiere del mattino e del Rosario, con la mamma alla sera. In primavera appena sbocciavano i primi fiori del suo orticello e le margherite dei campi, correva a portare il mazzolino alla Vergine della sua Chiesetta che amava con tutto il cuore. Quando venne il suo primo incontro con Gesù, fece nel suo cuore un patto e un giuramento: Ella sarebbe stata sua per sempre. Gli anni trascorsero felici nella sua casetta, nel lavoro, e assorta spesso in Chiesa in devota preghiera, finché il suo sogno si avverò e fu accolta nell’ordine delle Suore di S. Dorotea. Dopo il noviziato l’aspettavano dure prove negli ospedali militari, durante la prima guerra mondiale: la cura dei feriti e i servizi più umili. Accettò tutto con animo generoso, offrendo a Dio questa pesante prova che le diede la possibilità di aprire molti cuori alla fede in Dio. Terminato il suo compito negli ospedali, fu trasferita per 32 anni a Thiene nell’Istituto di S. Dorotea e infine 12 anni nel Patronato Rossi Anna Saugo alla Conca, per educare il cuore e addestrare la mano ad un’arte tante fanciulle. Suor Serena era veramente un’anima di Dio. Dal suo volto traspariva una profonda spiritualità e bontà che comunicava a chi la avvicinava. Amava e incoraggiava tutte, ma in modo particolare era sempre vicina alle giovanette prive di genitori, per dare loro consigli e suggerimenti. Il suo cuore era grande e generoso, quando le fu riferito che una povera donna anziana chiedeva una « flanella » non esitò un istante a donare la sua che portava. A una giovane mamma assai ammalata riuscì a inviare una gallina che ogni mattina dava l’uovo fresco. E ancora a una famiglia in difficoltà, offriva una consistente somma di denaro, raccolto fra le sue allieve, affinché non mancasse il pane ai bambini. Tutta la sua vita è stata sempre intessuta di ardente fede, carità e bontà. Sono appena trascorsi 24 anni dal suo mesto trapasso e crediamo sia dovere ricordare chi ha tanto dato e amato la gioventù, in particolare della Conca. Fratelli, sorelle, Suor Serena riposa con altre consorelle, angeli di carità, nel nostro cimitero, quando passate laggiù non dimenticate una sosta, una preghiera un pensiero.