L’edificio faceva parte del complesso della Villa Porto-Cornaggia ed era la dimora dei Sacerdoti che celebravano la Messa per i Nobili nella Chiesa di San Girolamo. La sua costruzione è probabilmente contemporanea, quindi intorno al 1470. La sua presenza è testimoniata dalle mappe storiche della Contrà della Conca del 1617 e del 1677.
La porzione di edificio, lato strada, più alta, è la più antica e “nobile”; al suo interno conserva un caminetto con profilo in marmo rosso di Asiago con le insegne dei Conti Thiene. Inoltre una parte di essa poggia su una piccola cantina, anch’essa antica, con volta a botte in mattoni. Il corpo posteriore, più basso, è pure antico, ma probabilmente costruito successivamente rispetto a quello lato strada. Non esistono evidenze storiche su questo, ma si può desumere principalmente da due fattori. Il primo, visibile dall’esterno, è l’altezza: risulta essere infatti più basso rispetto al corpo quattrocentesco. Il secondo riguarda le travi della copertura: le travi principali del corpo più antico, a causa di un processo di marcescenza delle estremità, sono state agganciate alle travi principali dell’altro corpo, che fungono da sostegno. Se i due edifici fossero stati contemporanei, difficilmente sarebbe presente questo dettaglio, in quanto probabilmente la copertura sarebbe stata unica e costruita secondo un unico sistema di travi principali.
Nel 1892 il fabbricato è stato radicalmente restaurato e nei primi anni del ‘900 è stato edificato un corpo più basso, privo di valore storico o stilistico, ad uso ripostiglio.
Un’ulteriore edificazione è avvenuta anni dopo, sul lato nord-est, con la costruzione di un vano ad uso centrale termica ed un vano ad uso garage, addossati al muro antico, risalente al ‘400 e delimitante le proprietà Da Porto. Questo muro antico è stata in parte sopraelevato.
Fino al 1923, quando è stata firmata una permuta di terreno con i confinanti, i sacerdoti curavano anche personalmente l’attiguo grande orto.
Nel 1922, vi si è stabilito don Pietro Bonato, nominato Curato del Rione della Conca: l’abitazione è diventata “la Canonica”, molto importante per la vita della Comunità. Anche don Pietro passava il suo poco tempo libero nel piccolo orto.
Non essendoci ancora il ricreatorio, la Canonica era l’unico punto di ritrovo per i giovani del quartiere. Lì hanno abitato i sacerdoti che si sono succeduti in Conca fino al 1981 e dal 1986 al 2007.
Nel corso degli anni, lo stabile è stato oggetto di pochissima manutenzione e di conseguenza oggi versa in uno stato di forte degrado. Le problematiche più allarmanti risultano essere strutturali: forte inflessione delle travi della copertura, quadro fessurativo delle murature, solai non consolidati.
A ciò si aggiunga il deperimento della copertura a causa di consistenti infiltrazioni di acqua piovana. Alcuni lavori sono stati eseguiti nel 1967, ma oggi sarebbe fortemente necessario un intervento di ristrutturazione completo per due ordini di motivi: va messa in sicurezza, le condizioni di degrado strutturale non consentono più di rimandare il problema. Per il suo valore storico-urbanistico fa parte delle nostre radici storiche e culturali, è uno degli edifici più antichi di Thiene e al suo interno contiene ancora elementi costruttivi e decorativi di pregio.
Inoltre, è da considerare il suo valore anche a livello funzionale: una volta ristrutturata, data la sua ampiezza, potrebbe ospitare comodamente la residenza del parroco con un ufficio personale, oltre ad avere nuovi spazi-riunione per le numerose attività che si svolgono in Parrocchia e per gli incontri del Consiglio Pastorale.
Dal 2010, con la partenza delle ultime suore e la conseguente disponibilità del loro appartamento nel Patronato Femminile, il parroco don Antonio Guarise vi si è trasferito per avere un minimo di confort che nell’antica e pericolante canonica non c’era più.
Attualmente una commissione, si sta facendo carico del progetto di messa in sicurezza e restauro della canonica.