In questo periodo troviamo che d. Pieretto ha altri collaboratori. Il chierico Sardei, ora Missionario in Giappone, Giovanni Aver e D. Simone Zordan, che con vero spirito di Apostoli si prestano a insegnare il catechismo e assistere i giovani aspiranti di A.C. Ma altri giovani volonterosi che non ricordiamo, si prestarono alla domenica per il Catechismo.
LA FILODRAMMATICA SI RINNOVA
Verso il 1935 dopo il ritiro degli anziani attori sposati o militari, un folto gruppo di giovani entrò nella scena con pieno entusiasmo. Chi non ricorda: « Occhi di Falco? », « Raggio di Sole »?
e i drammi di Mons. Flucco? E il popolo accorre, riempie la nuova grande sala teatrale e applaude. Ricordiamo alcuni attori: R. Marzaro, G. Belvedere, L. Sardei, S. Destro, G. Busellato,
F. Balasso, G. Bertoldo, L. Finozzi, S. Brusaterra, G. Gonzato, rag. Savio, G. Vanzo, Dal Ferro, F. Meneghini, Miotto, Tartaria, Marco Bonato, Fanton e scusino gli altri che non ricordiamo.
Che cori! Che belle voci nelle operette e quanta allegria. Con il grande beneficio di staccare molti dal cinema, anche allora proibito e fare un po’ di cassa per le opere del Ricreatorio.
D. Pietro è sempre presente e sorridente. Istruttore è D. Pietro Bernardi, pregiato Prof, del Collegio Vescovile, che accompagna con Lovisetto violinista il canto.

LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Molte opere di bene e tanti sacrifici sono infranti dalla seconda guerra mondiale, molti giovani sono chiamati alle armi nei vari fronti portando con loro l’Immagine di Maria Ausiliatrice.
Don Pietro tiene corrispondenza, dà coraggio e prega e fa pregare

DON PIETRO COLLABORA ANCHE IN DUOMO
Il centro della vita religiosa in quei tempi era per la maggior parte in Duomo, ma purtroppo i Sacerdoti erano pochi: fu così che Mons. Faccin, Arciprete, che aveva molta stima di don
Pietro, lo chiama in suo aiuto. Questo pretino zelante e svelto, cordiale con tutti, in breve tempo attira la simpatia del popolo, più tardi assumerà qualche incarico importante e diverrà ricercato anche per le confessioni. Più volte al giorno, spesso alla Domenica, lo si vedeva passare con il suo passo lesto, sempre a piedi sebbene i suoi giovani gli avessero regalato una bicicletta (lui ne faceva poco uso). A sostituire Don Pietro al Patronato della Conca sarà l’ottimo giovane Battista Sola, con qualche altro amico, però spesso don Uldino, cappellano del Duomo, andava alla sera a insegnare canto ai giovani e si intratteneva con loro. Don Pietro, alla sera dopo cena, si metteva al tavolo a rispondere alle letterine che i suoi giovani inviavano dai vari fronti, oppure si interessava per avere notizie dai loro familiari recandosi lui stesso nelle case. Fra le molte cose che raccontiamo di D. Pieretto non vogliamo dimenticare che aveva fatto molta amicizia con i signori Frau e così parecchi giovani della Conca furono assunti nell’industria dei detti signori (qualcuno risparmiò anche la guerra). Notiamo anche che detta famiglia aiutava con qualche offerta il Patronato.
D. Pietro divenne molto amico dei Sindaci, cav. uff. Luigi Rossi (allora Podestà) e Franzan, dai quali ottenne molte agevolazioni e lavoro per i giovani o per le famiglie bisognose della Conca.

ALTRI SOSTENITORI
Non dimentichiamo i Professori del vicino Collegio Vescovile, che al mattino celebravano la S. Messa nella nostra Chiesetta e alla sera si intrattenevano con i giovani, a tenere qualche
istruzione o conferenza. Ricordiamo Mons. Sebben, D. Faliva, D. Pozza e altri. Una menzione speciale e una preghiera di suffragio merita il caro Maestro Sterchele. Egli per molti anni si prestò tutte le domeniche ad accompagnare con l’armonio i canti durante la S. Messa dei fanciulli. Negli spettacoli teatrali, insegnava e accompagnava gli attori col pianoforte, rendendo più brillanti le serate. E come dimenticare il nipote di D. Pietro che per molti anni visse in Canonica prestando pregevoli servizi, luce, orto, tinte ai scenari, ecc..

NASCE LA ROBUR 

Con lui inizia l’attività ufficiale della Robur. Fu fondata da Giovanni Aver, animatore principale che attirò molti giovani e alla quale suggerì il nome. Primo Presidente sarà il rag. Savio,
poi Corradini, quindi i dirigenti Francesco Dalla Rovere, Dal Carobbo, Bortoli, S. Balasso, Savignago, A. Gonzato, Illesi e altri che non ricordiamo
tempi sono duri, si fanno spettacoli per pagare le maglie, e quanti altri sacrifici. Un’altra squadra di calcio: La Chilesotti, cerca farsi onore, ma dopo due anni cesserà l’attività.